Tempo di Asparagi: proprietà, benefici e i consigli della nutrizionista
3 Febbraio 2022Emanuela Aureli a Scicli in vacanza
14 Febbraio 2022Scicli è una città, ricca di bellissime chiese e monumenti, ma è anche ricca di antiche dimore nobiliari di notevole valenza storico-artistica. Molti di questi palazzi sono tutt’ora residenze private.
L’edificio settecentesco, già dimora dei baroni Spadaro, è una delle testimonianze dello sfarzo e dell’opulenza della società baronale e feudale di Scicli. Esso è uno dei pochi palazzi nobiliari in città aperti al pubblico.
Il palazzo è di proprietà comunale dagli anni ’80 del ‘900.
Il Palazzo Spadaro è uno storico palazzo nobiliare situato nell’ affascinante via Francesco Mormina Penna, nel cuore del centro storico di Scicli (RG).
Residenza dei nobili Spadaro, questo edificio barocco è ubicato nel “corso” principale di Scicli, di fronte la Chiesa di San Michele Arcangelo.
Nel complesso la facciata si evidenzia come sobria, nobile, che caratterizza tutto l’edificio.
Si sviluppa su due piani con otto portoni ed altrettanti sovrastanti balconi, intervallati da lesene. Il portone principale, oltre ad essere riccamente decorato, ospita un medaglione con un leone rampante (simbolo della famiglia Spadaro).
Tutte le monumentali balconate sono caratterizzate dalla classicainferriata bombata, “panciuta”, in ferro battuto, con particolari modanature rococò a motivi geometrici e floreali.
A dispetto del chiaro prospetto esterno in stile tardo barocco siciliano, gli interni dell’ edificio ospitano più stili: dal settecentesco impianto principale “ad infilata” ai rifacimenti otto-novecenteschi. Il regale ingresso invece è in stile liberty.
Tutta una grande bellezza!
L’ingresso principale, in cui risalta il raffinato stile liberty, presenta un’elegante scalone in marmo che, nella prima parte si sviluppa verso una suggestiva vetrata liberty, mentre nella seconda parte si “apre” su due rampe secondarie con una apertura detta “a tenaglia”. La nobiliare scalinata è opera del capomastro Giorgio Vindigni di Modica.
Tra le decorazioni dell’ingresso vanno sottolineate le pregevolissime tele di Raffaele Scalia sulle pareti e sul soffitto. L’artista lavora e abbellisce il palazzo tra il 1926 e il 1930. Tra le pitture di Scalia che arricchiscono l’intero ambiente ricordiamo le allegorie della “ricchezza” e della “povertà” raffigurate come fanciulle talvolta serene ed eleganti o come donne incupite e vestite di abiti umili.
La collocazione delle due tele segnava e ricordava l’ingresso separato tra quello della servitù rispetto a quello riservato ai nobili.
Le otto sale, al primo piano, consistono in ambienti di rappresentanza comunicanti, “ad infilata”, che si affacciano sulla via Francesco Mormina Penna mentre le sale che si affacciano su via Spadaro sono perlopiù vani di disimpegno, utilizzate oggi dal Comune per mostre e attività secondarie.
Le stanze del piano nobile sono pregevolmente decorate con stucchi e affreschi anche se prive di alcuni elementi caratteristici come il mobilio e il pavimento d’epoca. Arricchivano i pavimenti di tutte le stanze delle pregiate maioliche di Vietri sul Mare, oggi presenti solo nell’ultimo ambiente, l’alcova.
Il salone da ballo degli Spadaro. Oggi sala Falcone-Borsellino
La sala da ballo è quella che maggiormente colpisce per raffinatezza e grandiosità. E’ qui che si può immaginare veramente la ricchezza dei baroni tra decorazioni e dipinti ed è qui che ancora si può rivivere l’atmosfera delle loro feste d’elite.
È possibile ammirare, sulla volta del salone centrale, adibito in origine a salone da ballo, la tela raffigurante Apollo e le nove Muse (seconda metà XIX sec), mentre sui lati e sugli angoli campeggiano medaglioni con temi allegorici e mitologici e “mandorle” con raffigurazioni di statue greche.
Sulla parete di fondo è possibile ammirare un’altra tela dello Scalia raffigurante una scena con Venere e Vulcano. Questa opera era originariamente collocata sul soffitto della scalinata principale.
Protagonista della sala centrale è l’imponente lampadario in cristallo di rocca abbellito con gocce pendenti.
La zona dell’ alcova, confinante con il salone da ballo conserva tutte le caratteristiche originarie: rimane intatta la pavimentazione in ceramica di “Vietri sul Mare” nelle tonalità del verde, azzurro, rosso e giallo, e le tele, collocate sui sovraporta, con temi allegorici legati alle virtù familiari.
La pinacoteca con Piero Guccione e il “Gruppo di Scicli”
Oggi Palazzo Spadaro è la sede della pinacoteca comunale e custodisce alcuni dipinti realizzati dagli artisti del “Gruppo di Scicli”.
Dal 2002 il contesto antico di palazzo Spadaro è arricchito dalle opere di più artisti contemporanei facenti tutti parte del famigerato gruppo pittorico definito da Guttuso “Scuola di Scicli” e poi ribattezzato “Gruppo di Scicli”.
Ottimi i quadri esposti.
Di questo gruppo fanno parte i nomi Piero Guccione e Franco Sarnari sono stati i fondatori di questa Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Ugo Caruso, Giuseppe Colombo, Salvatore Paolino, Franco Polizzi e Guglielmo Puzzo.
Dal 2022 le sale del palazzo sono state arricchite con ulteriori 10 incisioni di Piero Guccione del ciclo “Discorsi intorno a due nuove scienze” .
Il palazzo oggi viene utilizzato come location di eventi, mostre e concerti aperti a tutta la città.
Le stanze storiche si presentano ottimi luoghi per concerti ed eventi di alto livello ma anche come luoghi espositivi per mostre di pittura, di arte.
Ancora sulle tracce di Montalbano ma non solo…
Il palazzo è sicuramente una bella location e molti registi hanno scelto le sue stanze per girare più film. Le sale dell’ edificio sono state immortalate in alcuni episodi della fiction “il commissario Montalbano” e de “il giovane Montalbano”, ma anche come di film storici tratti dai racconti di Camilleri “La mossa del Cavallo” e “la Stagione della caccia”, ma lo ritroviamo anche nel film di Ficarra e Picone “Andiamo a quel Paese”.
Come visitare il palazzo
Il palazzo è aperto alle visite turistiche tutti i giorni ed è attivo un servizio di welcome point e guida all’interno dell’edificio.
Palazzo Spadaro fa parte dei Siti Culturali del Comune di Scicli ed è possibile visitarlo, con un ticket cumulativo scontato, assieme ad altri luoghi di interesse turistico-artistico-storico sempre di proprietà del Comune di Scicli.
La cooperativa Agire, ente gestore della parte turistica dei siti culturali comunali propone, con il palazzo, vari pacchetti
di visita con spiegazione:
singolo ingresso,
barocco tour (stanza liberty del sindaco, palazzo Spadaro, Chiesa-museo di Santa Teresa),
full tour (set Commissariato di Vigata, stanza liberty del sindaco, palazzo Spadaro, Chiesa-museo di Santa Teresa)
3 Comments
[…] mostra fotografica di Mario Benenati, allestita nelle sale espositive di Palazzo Spadaro a Scicli, propone un romantico “viaggio sentimentale”, tra i ricordi e gli oggetti più […]
[…] alle ore 20:30.VENERDI’ 8 SETTEMBRE, ore 21:00ANDREA BACCHETTI in concertoBACH e l’Europapresso PALAZZO SPADAROVENERDI’ 15 SETTEMBRE, ore 20:30Basilio TIMPANARO (clavicembalalista)Apollo e le MuseMusiche da […]
[…] 3) Palazzo Spadaro a Scicli. La nobile dimora dei baroni https://www.ilovescicli.it/palazzo-spadaro-scicli-baroni/?fbclid=IwAR1CadOd0RPGi-gL7k6mrexVAjZn-JVx4… […]