La settecentesca chiesa di Santa Teresa, oggi chiusa al culto e di proprietà comunale, conclude via F. Mormina Penna. La sua facciata rettangolare semplice è impreziosita da una finestra quadrangolare quadrilobata finemente lavorata, posta sopra il portale e, si conclude in alto, con un loggiato a tre arcate al quale si affianca la cella campanaria.
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L’interno, ad unica navata, appare subito luminoso e accattivante grazie ai colori della volta e agli stucchi bianchi. I lavori in gesso, stucco e pietra sono stati eseguiti da Pietro Cultraro tra il 1755 e il 1762.
Il pavimento bianco e nero del 1756 è considerato una delle più interessanti pavimentazioni della provincia di Ragusa per le sue forme geometriche: è costituito da lastre in pietra bianca di Comiso e pietra pece nera di Ragusa. Il pavimento dell’abside, invece, risale al 1761 ed è costituito da maioliche di di Vietri sul Mare.
Solo tre gli altari lignei, successivamente indorati, presenti nella fabbrica. Interessante è l’altare centrale, che presenta degli inusuali specchi inseriti all’interno di cornici dette plance. La pala d’altare è realizzata da Don Filippo Fangelli nel 1667 che ha, per soggetto, una estasi di Santa Teresa. Da menzionare anche un crocifisso con rose appartenente al periodo seicentesco.
Al momento l’edificio è utilizzato come spazio espositivo ed arricchito da installazioni con pregiati distacchi di affreschi provenienti dal Convento di Santa Maria della Croce e dal Convento dei Cappuccini di Scicli. I primi sono ante-terremoto 1693 datati tra il tardo XV sec. e il XVII sec., i secondi sono del XVIII sec.
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