Il 3 dicembre alle ore 11,30 il preside Enzo Giannone si insidierà a Palazzo di Città ricevendo il testimone istituzionale dalla triade commissariale che ha amministrato in questi due anni il paese.
Ultima notte, quindi, da privato cittadino per il preside che esterna così gli ultimi pensieri prima dell’insediamento ufficiale.
Lo confesso pubblicamente. Questa sarà una lunga notte per me. Da domani assumerò in pieno la carica di Sindaco della mia città, di Scicli, la città che amo e che spero di poter aiutare a crescere ancor di più nell’armonia e nella serenità.
Sento molto il peso di questa responsabilità che i miei concittadini mi hanno voluto assegnare: è per me un grande, grandissimo onore.
In questi giorni mi sono posto tante domande, nel silenzio della mia casa, su cosa accadrà, se sarò all’altezza del compito, se riuscirò a rispondere alle aspettative e ai desideri dei miei concittadini. So che m’impegnerò con tutte le mie forze per il bene di tutti, come ho sempre fatto nella mia vita e nel mio lavoro.
Questa sera, vorrei ricordare due persone che domani avrei voluto con me e che non potranno esserci.
Il mio amico Franzo Trovato, per me fratello e maestro di vita e di politica. Andato via ringraziando tutti noi. Sarebbe stato a dir poco felice.
E mio Padre, che non è più con me e la mia famiglia da quando ero poco più che un ragazzo. Chissà cosa avrebbe detto lui che era uno che veniva “dalla terra” e che conosceva e mi ha insegnato il valore del pane e della fatica.
Spero di essere all’altezza del ruolo di Sindaco anche per Franzo e per mio Padre.Enzo Giannone