Punta Corvo e Costa di Carro, un parco extraurbano vista mare 

Un’ampia area costiera di grande interesse naturalistico, si trova a confine tra il territorio di Sampieri e quello di Cava D’Aliga. Corrisponde alla zona in cui insistono le contrade di Costa di Carro e Punta Corvo che, dal 2002, sono tutelate sotto l’istituzione di Parco extraurbano di Costa di Carro, affidato in gestitone e tutelato dal Corpo forestale dello Stato.

Il parco costituisce uno degli ultimi tratti incontaminati della costa iblea, miracolosamente salvato da una sicura cementificazione grazie all’importante opera di sensibilizzazione degli ambientalisti sciclitani.
L’area protetta del parco è un’oasi ricca di specie endemiche dove insiste un’ampia area di macchia mediterranea e ove la biodiversità è tutelata.

Nello specifico il parco si distingue in una piccola zona sabbiosa per poi far spazio ad una zona più estesa costituita essenzialmente da scogliera a strapiombo.
Partendo da Sampieri, andando in direzione Est, si incontra la graziosa caletta di Costa di Carro fatta di sabbia finissima e dorata. Protetta da un sistema di dune sabbiose  e cinta da canneti autoctoni, è definita anche la “spiaggetta degli innamorati” per la sua connotazione intima e riparata.
La caletta di Costa di Carro lascia il posto alla contigua Punta Corvo, una costa frastagliata e rocciosa caratterizzata da stupende insenature, picchi e anfratti. Una scogliera a strapiombo sul mare che si prolunga per oltre un chilometro e mezzo.

La grande ricchezza floristica tipica del luogo costituisce un patrimonio di grande valenza naturalistica.

Tutta la zona sopra la scogliera è ricoperta da una rigogliosa macchia mediterranea, vegetazione autoctona composta in prevalenza da palme nane, lentisco, agavi, spazzaforno, fichi d’india, capperi e varie specie erbacee adattate all’aridità e ai venti salmastri del luogo.

Parco Costa di Carro e Punta Corvo (foto Emanuele Caschetto)
Parco Costa di Carro e Punta Corvo (foto Emanuele Caschetto)

Nel periodo estivo questo è il posto ideale per sub, pescatori e bagnanti che amano  la tranquillità.
Ancora sulla scogliera si trova un rudere di un vecchio faro ed una casermetta, un tempo in uso alla Guardia di Finanza, oggi abbandonato. Il luogo è stato scelto anche come location per alcune scene della fortunata serie televisiva Il Commissario Montalbano.


Altre particolarità di questa area rocciosa è la presenza di profonde spaccature nella roccia, in particolare una profonda fenditura nella roccia che si estende per alcuni metri e che la gente del luogo chiama in gergo “a spaccazza”. Luogo molto conosciuto dai ragazzi perchè ideale per fare i tuffi in mare: la ripida e stretta fenditura nella roccia viene utilizzata per una veloce risalita a monte e quindi per essere pronti ad un altro tuffo nello splendido mare turchese di Sicilia.

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