Donnalucata (foto Emanuele Caschetto)
Donnalucata (foto Emanuele Caschetto)

Donnalucata sorge a 10 metri sul livello del mare ed è tra i borghi più antichi e popolosi del comune di Scicli. Anch’essa, come gli altri principali paesini marinari di Scicli, è nata come borgo di pescatori e, negli anni, si è trasformata in vera e propria cittadella marinara e turistica che attira ogni anno, oltre agli abitanti dei paesi limitrofi anche villeggianti fuori porta e turisti stranieri. Le temperature miti della Sicilia e di questa porzione di Paradiso soprattutto, permette una stagione estiva prolungata e una potenziale ricettività turistica, soprattutto straniera, anche in bassa stagione.



Meta preferita dai turisti che vogliono godere di una grande spiaggia libera di sabbia dorata, incontaminata  e che si estende per molti chilometri con mare dall’acqua cristallina e fondale che digrada dolcemente, ideale per chi ha bambini e vuole passare una bella giornata di mare.

La borgata ha due stupende spiagge di sabbia dorata, separate tra loro da un tratto di scogliera sulla quale è stato ricavato il lungomare: il lido di Ponente, molto ampio, a ridosso del molo e del centro storico di Donnalucata, e il lido di Levante (Micenci) caratteristico per la presenza di sorgenti di acqua dolce che affiorano all’esterno in una pozza ribollente. Il lungomare di1 Km, tra vecchio e nuovo, è un luogo di piacevoli passeggiate e zona ciclabile su cui si affacciano carine ex-case di pescatori in pietra che compongono una scenografica cinematografica ideale per le riprese della fiction “Il Commissario Montalbano” (Donnalucata corrisponde alla Marinella della fiction).

Donnalucata
borgata marinara

Donnalucata di Levante è il posto perfetto per chi, sazio di barocco vuole concedersi una tintarella in riva al mare. Niente folle oceaniche, nessuna calca, non aspettatevi una piccola Riccione, tutto il contrario: Donnalucata è un posto per chi vuole godere il mare in pieno relax e tranquillità. La spiaggia si estende per diversi Km, non ha un andamento regolare ma è piena di insenature, piccole naturali calette con acqua bassissima e spiaggia dorata. La gente del luogo identifica ogni lembo di spiaggia con nomi differenti, così dalla conca del “Palo Rosso” si passa al “Palo Bianco”, alla “Filippa” per poi raggiungere i golfetti di Spinasanta e Arizza. Più si va in fondo, più la spiaggia diventa molto meno affollata o solitaria, quasi semi-selvaggia.

Nella zona di Ponente, adiacente al lungomare ed ad un lembo di spiaggia abbastanza tranquilla ma molto frequentata per la vicinanza alla strada il mercato del pesce, piccolo ma ben strutturato, costruito a ridosso del porticciolo dove, fino a un recente passato, i pescherecci attraccavano per scaricare cassette di pesce fresco pronto per essere venduto all’ ingrosso o al dettaglio al miglior offerente.


La via Pirandello, il cuore storico della borgata, è caratterizzata da un buona concentrazione di alcune strutture ricettive come bar, pub  dove poter gustare per esempio specialità del luogo come il gelo alla cannella o al limone, oppure assaporare un ottimo gelato tradizionale alla cannella o alla ricotta. Ristorantini con specialità a base di pesce non mancano, anche con vista mare e, di recente apertura anche un piccolo hotel ricavato da un’antica villa marinara. Da non dimenticare la chiesetta del borgo, SS.Caterina da Siena, carina nel suo stile e riconoscibile da ogni parte della borgata dal suo alto campanile che col suo orologio scandisce le oziose ore di una vacanza estiva al mare.

L’origine del nome Donnalucata

La storia tramanda che il suo nome deriva dall’arabo “Ayn-Al-Awqat”,che significa “fonte delle ore”, facendo riferimento ad una sorgente d’acqua dolce che emetteva l’acqua solo durante le ore di preghiera musulmana ovvero 5 volte al giorno. Questa sorgente è stata identificata con la sorgente d’acqua dolce, ancora oggi presente nella spiaggia di Micenci a Donnalucata.  Alcuni storici fanno risalire il suo nome ad una miracolosa apparizione della Madonna avvenuta nel 1091 quando gli Arabi, al comando dell’emiro Belcane, sbarcarono lungo le coste, forse per ritentare una conquista della Sicilia ormai in mano ai Normanni; in quell’occasione gli sciclitani chiesero l’aiuto della Madonna che apparve ammantata di luce, “Donna lucata”, da cui il nome della città.

Donnalucata tra storia e leggenda

Dipinto della battaglia delle Milizie

Sulla cima della collina, che da nord degrada dolcemente su Donnalucata, è possibile ammirare il convento delle Milizie. Edificio costruito dal conte Ruggero d’Altavilla nel luogo in cui, secondo la leggenda, Maria Santissima delle Milizie scese dal cielo in soccorso agli sciclitani, attaccati da numerose flotte saracene provenienti dal mare.
All’interno della chiesetta del convento si venera un dipinto che raffigura la battaglia delle milizie e si adora una roccia rinvenuta nelle campagne di Donnalucata sulla quale, la leggenda vuole, vi è impressa l’impronta di uno zoccolo del cavallo della Madonna o addirittura l’impronta di un sandalo della stessa Vergine guerriera.

Donnalucata dista circa 7 Km chilometri dal medesimo comune di Scicli di cui essa fa parte.

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